Il corpo è mio

L’autrice ha sentito l’esigenza di scrivere dei libri per il suo bimbo che rispecchiassero i suoi valori e le sue idee.

La capisco molto bene perché è lo stesso motivo che mi ha spinta a scrivere La grandinata misteriosa.

Finora ho avuto pochi libri per l’infanzia in italiano per le mani che trattassero unicamente il tema del consenso.

Questo è uno di quelli e infatti lo cito spesso nei miei contenuti a tema consenso.

Di questo libro mi piacciono molto le illustrazioni realistiche, le poche parole ben calibrate.

Amo anche una cosa purtroppo non ancora scontata in tanti libri per l’infanzia: la rappresentazione di uomini in ruoli di cura. È ancora piuttosto raro ma lo trovo fondamentale per mettere in discussione due dei principali ruoli di genere: quelli che vedono le donne come addette alla cura e gli uomini al lavoro salariato.

Trovo molto efficace mostrare le molte opzioni a disposizione di bambini e bambine per salutare o per mostrare affetto.

Ho adorato anche il voler passare il messaggio che ogni persona è diversa e va rispettata per come è. Ad esempio, non tutte le persone amano gli abbracci e non per questo sono meno valide:

“Ogni persona da sé decide chi la può toccare, abbracciare, baciare; se dice no la si sta a sentire, è una decisione da rispettare.”

Mi è piaciuto anche che il libro presenti una buona varietà di caratteristiche umane: tra le comparse di questo libro si trovano persone di diverso genere, età o colore della pelle.

Il libro sradica stereotipi anche per i colori dei vestiti: si usano anche colori fuori dai soliti rosa e blu; si mostrano bimbe con capelli corti e vestiti azzurri, persone con i capelli corti e maglietta sul viola o rosa. Sono bimbe con i capelli corti? Bimbi con vestiti rosa o viola?

Non lo sappiamo e non importa, in entrambi i casi si sta rompendo uno stereotipo ed è una cosa che adoro.

Consigliato!