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Libri per persone adulte

Io dico no agli stereotipi

Un libro scorrevole per abbattere stereotipi e pregiudizi pensato per ragazzi e ragazze ma che è perfetto anche per le persone adulte.

Fotografia della copertina del libro "Io dico no agli stereotipi
"

Autrici: Carolina Capria, Mariella Martucci

Casa editrice: Mondadori

Questo libro è consigliato per 10-14enni ma io credo che sia perfetto anche per le persone adulte che si stanno avvicinando alle tematiche degli stereotipi e della parità di genere, assieme a Parità in pillole.


Il libro è strutturato con una parola chiave per ogni capitolo.


Per ogni parola vengono riassunti i concetti più importanti assieme ad una persona esperta di quel tema.


Ad esempio, per il capitolo legato al linguaggio abbiamo come ospite la sociolinguista Vera Gheno, autrice di molti libri tra cui Femminili singolari.


In questo capitolo a proposito dei femminili professionali vien detto che:


“ […] prendere l’abitudine di declinare al femminile le professioni significa fare nostra l’idea che le donne avvocate, sindache, arbitre, ingegnere e architette non siano più un’eccezione, ma rappresentino oramai una realtà a cui dare riconoscimento.”

Anche gli altri capitoli sono molto interessanti:


  • stereotipi

  • corpo

  • streghe


… Streghe?


Eh sì! 


Molto interessante la riflessione sulle streghe e la caccia alle streghe, periodo storico in cui molte donne vennero uccise.


Donne che la cui colpa spesso era quella di conoscere bene la natura e il corpo umano. 


Donne forti e indipendenti che venivano uccise anche per non dare il cattivo esempio alle altre.


Stereotipi e pregiudizi impediscono ancora oggi alle donne di occupare certe posizioni nella società.


Non scherzo quando ti dico che di recente qualcuno mi ha detto che non vogliono donne nel loro ambito lavorativo perché “creano solo casini”. 


L’ultimo capitolo è dedicato alla parola femminismo, che magari ti fa ancora storcere un po’ il naso. 


Se è così,  forse è perché non conosci bene di cosa si tratta o perché hai incorciatə un tipo di femminismo che non senti tuo.


In realtà esiste il femminismo intersezionale, nel quale mi riconosco molto, e che mira a rendere la società più giusta tenendo conto dei diversi tipi di oppressione.


Il libro finisce con un appello che rispecchia molto il mio pensiero: fatti delle domande, metti in dubbio lo status quo.


Lo spirito critico è davvero una delle tre qualità necessarie per educare alla parità.




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