Libri per infanzia
Nasino, pancino, piedino!
Un libro pensato per persone piccine. Seguendo le pagine di questo libro si andrà alla scoperta del proprio corpo in modo divertente, nominandone le diverse parti e giocandoci. Ho apprezzato molto la diversità rappresentata in questo albo illustrato.
![Fotografia della copertina del libro "Nasino, pancino, piedino!"](https://static.wixstatic.com/media/7c9d50_3621a4196aa349ef95dfae402fb7402d~mv2.png/v1/fill/w_978,h_685,al_c,q_90,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/Image-empty-state.png)
Autorə: Sally Nicholls, Gosia Herba
Casa editrice: Terre di mezzo
Questo è un albo illustrato senza una trama particolare e per questo particolarmente adatto per persone piccole d’età.
Si tratta di una carrellata di giochini da fare con le varie parti del corpo:
il naso che fa biiiip quando lo schiacci
le orecchie in cui bisbigliare segreti
la bocca per ruggire come un leone
le guance a cui dare un bacino
la faccia che si nasconde dietro le mani per riapparire
il pancino da mangiare
le mani per sollevare la nostra piccola persona
le dita per fare solletico
le gambe per pedalare
i piedini da annusare
Mi piace la progressione che segue le parti del corpo a partire dalla testa per arrivare fino ai piedi.
Ho apprezzato molto il fatto che in alcune parti del testo sia rappresentato il consenso con frasi come:
“Posso darti un bacino?”
oppure
“Sei pronto?”
o ancora:
“Posso annusarlo?”
Questo approccio consensuale manca in alcune parti del libro, ad esempio quando una mamma dice “Queste sono le mie dita. Le mie dita si muovono per farti il solletico!”
Trovo comunque che in questo contesto giocoso e coccoloso si possa rinunciare a chiedere ad ogni mossa il consenso, facendo però attenzione a rilevare un eventuale disagio nelle piccole persone ad esempio durante il solletico o mentre li si mette a testa in giù.
Un ultima piccolissima riserva è data dalla parte sulle guance, in cui si scrive
“Che guanciotte cicciotte!”
Per quanto possibile, come genitore vorrei evitare di commentare i corpi anche se in maniera bonaria e scherzosa.
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Mi sono chiesta: ma davvero un libro così attento alla diversità e al consenso poi commenta un corpo dicendo “guanciotte cicciotte”?
Per quanto fatto in maniera scherzosa e bonaria, a me stona.
Sono andata poi a vedere il testo in lingua originale in cui invece si parla di “cheeky cheeks”, che non ha nulla a che vedere con “cicciotte”.
Per mantenere una certa assonanza si sarebbe potuto tradurre con un “guancette furbette”
Ho apprezzato anche la diversità rappresentata nel libro:
persone con diversi colori di pelle e capelli
una persona in sedia a rotelle
persone piccole e adulte con occhiali da vista
persone di diverse culture o religione
tatuaggi e modi di vestirsi particolari
Nella pagina delle “guancette furbette” ci sono quelle che potrebbero essere due mamme.
Oltre alla varietà umana ben rappresentata, ho amato anche vedere dei papà in un ruolo di cura, rappresentazione per fortuna in lento aumento anche nei libri per l’infanzia in italiano.
Altri libri con papà in ruoli di cura sono raccolti nella sezione risorse del mio sito, ad esempio: Gruffalò e la sua piccolina, Mary si veste come le pare, Streghetta Nocciola, Bruno l’astronauta, Gli occhiali da sogno, Visto che vestiti?, Luna adora la biblioteca o Arriva la mamma!.
Se ne hai la possibilità: dai un’occhiata a questo libro perché penso proprio che potrebbe piacere anche a voi!